Cari Fratelli in Cristo
Io Maria Carmela Manusè di Enna, adesso ipovedente grave, voglio testimoniare che nel 2007 durante il pellegrinaggio dell'UNITALSI di Novembre a Siracusa, incontrai Antonella Spartà Maugeri, anche lei volontaria come me da tanti anni.
Ella mi propose di aderire al suo “Progetto d’Amore” adottando un seminarista, che sarebbe diventato mio figlio spirituale.
C’erano due possibilità scegliere un indiano o un africano. Accettai purché fosse un africano perché mia figlia Angela fin da bambina mi chiedeva sempre di adottare un bombo nero e giocava con bambole nere.
In questo stesso pellegrinaggio ho rivisto una donna in carrozzina che avevo conosciuto a Lourdes 30 anni prima. Si ricordava di me e delle mie affettuosità ed io mi ricordai pure che lei pregava la Vergine Santa affinché mi guarisse dalla mia malattia agli occhi.
Questi due incontri sono stati per me significativi e determinanti. Infatti, trovandomi in quel momento in un travaglio spirituale tremendo e vedendo quella giovane donna in carrozzina mi è sembrato di vedere in lei Gesù in persona che mi richiamava ai doveri di buona cristiana e di volontaria per superare le mie angosce. Accettai, quindi, senza esitare di aderire al “Progetto d’Amore”.
Sostenere un giovane bisognoso di amore è sicuramente un segno divino. Ho adottato Leopoldo del Togo che sarà ordinato sacerdote nel 2015 con il quale comunichiamo in francese per telefono e via internet mentre con mia figlia parlano in inglese.
Prego affinché il Signore mi faccia la grazia che mia figlia sposi il suo Alessandro e il corrispettivo delle bomboniere sarà devoluto in beneficienza. A Leopoldo farò il biglietto di viaggio per essere presente alle nozze delle sorella adottiva Angela.
Maria Carmela Manusè |